Ricostituire il senso di una comunità, ripensare i cicli economici, rimettere in moto l’economia cittadina attraverso un’edilizia sostenibile e di recupero, difesa dell’ospedale Veneziale, fermare da subito il degrado in cui versa la città. Questi i principali punti del programma elettorale della lista ‘Pensiero Libero’, illustrati durante le interviste rilasciate dal candidato sindaco al Comune di Isernia Lucio Pastore. Il movimento civico ‘Pensiero Libero’ ha, infatti, inaugurato ieri pomeriggio la sede elettorale situata in corso Garibaldi. Pastore ha innanzitutto sottolineato la necessità di voltare le spalle alla vecchia classe dirigente. “Un isernino – ha affermato Pastore – dovrebbe voler cambiare una realtà in continuo degrado. Dopo tutte le esperienze passate, dopo tutte le amministrazioni che hanno ridotto Isernia in questo stato con i negozi che chiudono, dove c’è un degrado territoriale con costruzione di case in abbondanza fatte con maestranze e materiali che venivano da fuori e quindi senza alcun vantaggio – che ha determinato una diminuzione del valore degli immobili -, con giovani che devono migrare, con un ospedale che sta per chiudere, perché dovrebbero continuare a volere la vecchia classe dirigente? Sarebbe più giusto che cominciassero a pensare a qualcosa di diverso. Ecco perché noi siamo qui”. Il dottore del Pronto Soccorso del Veneziale si è soffermato quindi sulle priorità da affrontare in caso di elezione a sindaco. “Occorre – ha detto in proposito – rimettere ordine al degrado della città. Questa è la prima cosa assoluta. Bisogna pensare a chi invecchia, a delle cooperative che possano andare incontro alle esigenze della popolazione che è sempre più anziana. Occorre cerare di recuperare quelli che sono gli orti urbani perché questa è una tendenza fondamentale. Ma poi una tendenza fondamentale secondo me – ha evidenziato il candidato sindaco – è lo sviluppo di un’edilizia di recupero a fini energetici: in sostanza dobbiamo andare a creare – senza distruggere territorio – una situazione in cui gli appartamenti e i palazzi non sprechino più energia. E questo lo possiamo fare grazie anche a delle leggi che restituiscono il 65 per cento dei capitali investiti, a consorzi bancari che possono favorire i mutui e alle possibilità di ammortizzare i costi con fondi che vengono anche dall’Europa. Questo metterebbe in moto un’economia che adesso sta languendo”. Altro punto fondamentale è naturalmente la difesa dell’ospedale Veneziale. “Il Comune in maniera diretta può fare poco anche se- ha spiegato il candidato sindaco – la conferenza dei sindaci ha un potere. Comunque la pressione che un sindaco può fare a livello di strutture politiche centrali è enorme. Se questo sindaco si raccorda alla sua comunità e alla sua città diventa una potenza. E noi questo vogliamo. Vogliamo ricostituire una comunità che adesso è scomparsa, ma lo vogliamo fare essenzialmente perché questa comunità possa risorgere e possa avere un reale futuro”. Infine, il candidato alla carica di primo cittadino ha spiegato anche perché non è stato possibile creare un fronte unico della sinistra per le Comunali con una conseguente frammentazione delle liste anche in quest’area politica. “Il problema – ha concluso Pastore – è che noi stiamo vivendo un periodo di crisi politica importante a tutti i livelli. Abbiamo cercato di trovare un motivo di unità ma non siamo stati capiti. Forse noi ci ponevamo in maniera un pò diversa rispetto al passato perché avevamo inserito nel nostro pensiero qualcosa di nuovo: il concetto del limite della crescita e quindi la proposta di cicli economici diversi. Forse questo non è stato ancora compreso. Speriamo che succeda in un prossimo futuro”.
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