Province, approvato nella giornata di ieri al Senato l’articolo 28 del disegno di legge di riforma costituzionale che sopprime la menzione delle Province tra le articolazioni territoriali della Repubblica. Si tratta del primo passaggio verso l’abolizione definitiva di questi enti. Il procedimento di revisione costituzionale prevede, infatti, un iter più lungo per le modifiche costituzionali. A norma dell’articolo 138 della Costituzione le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi. In sostanza, il provvedimento riguardante le province, se non ci saranno intoppi, potrà essere approvato in via definitiva probabilmente solo tra un anno e mezzo quando l’intero pacchetto delle riforme costituzionali diventerà legge (dovrà passare alla Camera, poi nuovamente al Senato e poi di nuovo alla Camera). In attesa dell’approvazione della riforma costituzionale, però, nelle Province che sono in scadenza di mandato e in regime di prorogatio come quella di Isernia, si dovrebbe votare entro il dodici ottobre. Elezione questa che, in base alla riforma Delrio, non vedrà la partecipazione dei cittadini ma soltanto dei sindaci (che potranno candidarsi alla carica di presidente insieme ai consiglieri provinciali uscenti) e dei consiglieri dei Comuni della provincia di Isernia (che potranno candidarsi alla carica di consiglieri provinciali). Si tratterà, dunque, di un’elezione di secondo grado che avverrà con voto ponderato (il voto dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni con più popolazione avrà un peso maggiore).
Riforme costituzionali, primo sì all’abolizione della Provincia. Ma nel frattempo si vota

La sede della Provincia di Isernia